Disturbo molto diffuso, la dorsalgia!

Sintomi, cause, rimedi e quando preoccuparsene realmente!

A cura della Dott.ssa Giorgia Fabbro

Prima di spiegarvi cos’è la dorsalgia, dobbiamo soffermarci brevemente su come è anatomicamente strutturata la colonna vertebrale, così da avere un quadro più chiaro.

dorsalgia
  • Zona vertebre cervicali
  • Zona vertebre dorsali o toraciche
  • Zona vertebre lombari
  • Zona vertebre sacro-coccigee

Come potete vedere la colonna vertebrale può essere idealmente suddivisa in quattro zone, quella interessata dalla dorsalgia riguarda appunto la zona che coinvolge le vertebre dorsali o toraciche.

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Ora che abbiamo una visione più chiara di come è strutturata la colonna vertebrale, cercherò di spiegarvi cos’è la dorsalgia.

Il dolore dorsale o “dorsalgia” è tipicamente il comune mal di schiena che, in questo caso, viene avvertito a livello del dorso o nei distretti adiacenti, come per esempio, alla scapola o intorno ad essa.

Attenzione, il dolore dorsale può anche irradiarsi lungo le coste fino al petto, la cosiddetta “nevralgia intercostale

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Capire quando si ha una dorsalgia è abbastanza semplice, difficile è comprendere quali sono le cause scatenanti, in quanto, il dolore dorsale ha un’eziologia multifattoriale.

Le cause potrebbero avere origine da problemi:

  • Muscolari;
  • articolari;
  • ossei;
  • nervosi, in questo caso parliamo oltre che di nervi anche dallo stesso midollo spinale;
  • organiche, cuore, polmoni, esofago, ecc.

Nella maggior parte dei casi, la sensazione dolorosa ha origini muscolo-scheletriche in seguito ad alterazioni a carico dei muscoli, dischi intervertebrali, articolazioni e legamenti.

Più raramente può derivare da patologie che colpiscono organi interni come cuore, polmoni e stomaco.

Esistono una serie di caratteristiche che ci permettono di classificare lo stato doloroso ovvero:

  • Dolore acuto: compare improvvisamente, come una sensazione trafittiva o di bruciore, sia in un buon stato di salute, sia dopo un evento traumatico. Di solito, si risolve, autonomamente dopo qualche giorno;
  • Dolore subacuto: la sua durata può estendersi da 1 a 3 mesi con diversi livelli d’intensità. In questo caso è necessario sottoporsi ad una visita medica per una diagnosi precisa e un trattamento mirato;
  • Dolore cronico: può durare da 4 a 12 mesi, con la possibilità che diventi persistente nel tempo con brevi periodi di remissione.

Quali sono i fattori di rischio più comuni che permettono l’insorgenza della dorsalgia e cosa contribuisce a renderla cronica?

  • Mantenere una postura scorretta durante il giorno e durante la notte;
  • contratture muscolari;
  • degenerazione del disco intervertebrale;
  • vita sedentaria;
  • scarsa attività fisica;
  • lavoro logorante o eccessivamente sedentario;
  • obesità;
  • familiarità con problemi vertebrali, osteo-articolari e reumatici

Infine il dolore dorsale può essere solo un riflesso di problematiche che provengono altri distretti come gli organi interni, in questo caso la dorsalgia è in genere uno dei numerosi sintomi di:

  • Pleurite o pneumotorace e altre patologie polmonari;
  • fibromialgia;
  • pancreatite acuta;
  • ulcera gastrica;
  • reflusso gastrico;
  • perforazione intestinale;
  • mieloma multiplo;
  • herper zoster;
  • infarto cardiaco…ecc..ecc..

Come potete capire la dorsalgia è un disturbo molto comune, spesso lieve e temporaneo, ma molto fastidioso in fasi sub-acute o croniche.

Quando bisogna preoccuparsi e allarmarsi muovendosi in maniera tempestiva contattando un medico o il pronto soccorso?

  • Dolore acuto o cronico che non si allevia con la cura farmacologica;
  • estrema debolezza muscolare con comparsa di vere e proprie paralisi di mani o altre parti del corpo;
  • parestesie (alterazione della sensibilità) gravi e persistenti;
  • febbre alta, potrebbe essere sinonimo di infezione;
  • importante calo ingiustificato del peso;

Tuttavia non bisogna andare nel panico, mi raccomando!

Nel caso di dorsalgia la comparsa di complicazioni è molto rara e quasi sempre risolvibile.

Come viene in aiuto la fisioterapia?

In questo caso la riabilitazione è finalizzata a:

  • Correggere la postura;
  • decontratturare la muscolatura;
  • istruire il paziente su come correggere le abitudini posturali e respiratorie;

Di solito si può affiancare insieme alla terapia manuale anche quella strumentale come:

Il trattamento che viene eseguito di volta in volta è ovviamente valutato in base ai sintomi e alle condizioni del singolo paziente.

Siamo arrivati alla fine e spero di averti dato un pò di informazioni utili per conoscere e riconoscere l’eventuale insorgenza di questa problematica, che bene o male prima o poi interessa tutti!

Ti riconosci in uno o più sintomi che ho descritto?

Vuoi capire l’origine del tuo problema per poterlo risolvere?

E allora contattaci subito!

Noi del Centro fisioterapico Olimpia siamo a tua disposizione!

Prendetevi sempre cura di voi stessi, un saluto!

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Giorgia Fabbro

Dott.ssa in Fisioterapia

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